L’escursione parte dal parcheggio di San Geronzio e percorre il tracciato del sentiero Frassati (fino ai I Vai) e per un breve tratto coincide con la terza tappa del Cammino dei Cappuccini. Lasciato il primo tratto di bosco che costeggia le abitazioni della periferia cagliese, si percorre la traccia che fiancheggia un ampio campo, alla fine della quale si svolta a destra seguendo le indicazioni dei cammini di cui sopra, e ancora a destra per il sentiero Frassati, usciti dal bosco si sale per il crinale fino al Monte Bambino, dove si apre un bellissimo panorama nella campagna sottostante e verso la gola del Furlo. Il percorso si alterna tra bosco e prati scoperti, in prossimità della sella del Monte Campifobio si prende la traccia a sinistra ci si inoltra nuovamente nel bosco, si esce nei prati e tagliando il versante sinistro del monte poi si prosegue in discesa fino alla località denominata I Vai. Da questo punto dove incrociamo la strada che porta al monte si prosegue a destra in discesa per il primo tratto lungo il nuovo sentiero dedicato a Jader tutto nel fitto bosco che taglia due avvallamenti e giunge sotto ai prati del monte Tenetra. Da qui costeggiando una traccia al margine del bosco si scende si prende a sinistra su una traccia appena visibile e si attraversa il bosco e si giunge ad uno spiazzo di fronte al costa della Valdilama, lasciandola sulla destra e dalla sella si prende a sinistra la strada bianca che scende all’abitato di Cantiano.
I partecipanti all’escursione, consapevoli che l’attività svolta è per sua stessa natura pericolosa e che i rischi connessi non sono completamente eliminabili seppur con una condotta tecnicamente corretta, fanno esplicita rinuncia ad ogni azione risarcitoria nei confronti della Sezione e degli accompagnatori escludendo ogni responsabilità civile e penale per eventuali incidenti che dovessero verificarsi.